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QUESTI I RIFLESSI PSICOLOGICI DELLA PANDEMIA

Proseguono gli incontri con i docenti dell’Università Cattolica

Il Covid-19 non ha colpito soltanto la salute del corpo, in molti casi ha messo a dura prova anche la mente in termini di stress e di paura. Tra i più esposti vi sono stati soprattutto i più giovani, privati di aspetti essenziali per una crescita sana ed equilibrata, come la vita all’aria aperta, le relazioni sociali, perfino l’istruzione, tornata in presenza, ma dopo mesi online imposti dai continui lockdown. I ragazzi sono stati costretti a fare i conti con una realtà di timori, talvolta di malattia ed, in qualche caso, purtroppo, anche di morte di persone care. Si è parlato proprio di questo durante la conferenza sul tema «Pandemia: quali riflessi psicologici e come affrontarli», tenuta lo scorso anno in aula magna dalla professoressa Emanuela Confalonieri, docente di Psicologia dell’Adolescenza, dell’Educazione e Abilità Socio-cognitive presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nonché di Psicologia dello Sviluppo presso la sede di Brescia del medesimo ateneo, alla presenza di un pubblico numeroso e molto attento, costituito dagli studenti del liceo linguistico, ma anche da diversi docenti.

La professoressa Confalonieri, magistralmente presentata dalla professoressa Tiziana Bianchi, ha definito «il Covid un “trauma sociale”, in grado di provocare conseguenze durature e debilitanti. Vivere una situazione di distruzione e di perdita o continuare a sentirne parlare costituisce un fattore di rischio grave per la salute mentale, tale da interferire con le funzioni sociali, cognitive, emotive e relazionali. La pandemia ha di sicuro avuto risvolti psicologici importanti, tra cui l’acuirsi di sintomatologie importanti, dalla depressione alla demotivazione, dai disturbi della condotta alimentare e del sonno a quelli d’ansia, dall’instabilità emotiva agli atti autolesionistici, oggi tutti ampiamente documentati. Sarebbe utile e costruttivo rintracciare ora ciò che la pandemia ci ha lasciato in chiave educativa, didattica e formativa per coglierne gli elementi di novità – ha detto – La scuola ha dimostrato di esserci, di riuscire a rispondere in modo adeguato, quando messa in grado di avere le risorse, a situazioni impreviste e imprevedibili».

Anche quest’anno per gli studenti del liceo verranno proposti nuovi incontri con i docenti dell’Università Cattolica secondo il calendario, che verrà per tempo comunicato.

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